19/01/2016

Cosa sta accadendo al mondo dell'auto?

AcomeA PMItalia ESG Cosa sta accadendo al mondo dell'auto?


Gli ultimi movimenti nel settore

Nonostante il tentativo di rimbalzo nella settimana appena trascorsa, il mercato azionario non è riuscito a contenere gli effetti negativi di una fase di avversione al rischio avviata con il 2016.
Il listino azionario italiano infatti è risultato tra i mercati più penalizzati con una performance che da inizio anno è scesa del 10%, contro un -9% dell’indice europeo.
Le motivazioni alla base della correzione in atto si fondano sui timori di un rallentamento della crescita cinese e degli effetti derivanti dalla svalutazione dello Yuan. Ad aumentare la sfiducia degli investitori si aggiunge la rinnovata debolezza del prezzo del petrolio, che proprio questa settimana ha bucato la soglia dei 30 dollari.
Di recente, un altro elemento ha inasprito il settore automobilistico, già vulnerabile dopo lo scandalo Volskwagen e già penalizzato dal rallentamento della crescita globale. In particolare, la denuncia di due concessionarie americane per presunte immatricolazioni false ai danni di Fiat Chrysler Automobiles, prontamente smentite dalla società, e le indagini per presunte infrazioni alle norme sui gas di scarico delle proprie vetture nei confronti di Renault.

Nuova strategia e prospettive future

Quello che stiamo osservando nel settore automobilistico è un cambiamento radicale di un’industria che, d’ora in poi, dovrà affrontare una sfida competitiva sul tema ambientale, tema particolarmente sensibile ai consumatori finali. Tutto questo si tradurrà per le case automobilistiche in un ulteriore aggravio di costi per adeguare i loro motori ad una normativa sempre più stringente.

Dove investe AcomeA

A nostro giudizio bisogna tenere conto del pericolo che corrono le case automobilistiche che sono maggiormente legate alla crescita dei Paesi Emergenti.
In questo contesto, la nostra preferenza ricade verso quelle case caratterizzate da una forte presenza nel mercato europeo, che risultano più sensibili ad una crescita domestica che, seppure in maniera lenta, comincia a dare i primi segnali di risveglio. Nel caso di FCA o di Peugeot, titoli presenti nel nostro portafoglio, riteniamo che il potenziale rimanga intatto e che nelle valutazioni siano scontati in eccesso i timori di un possibile rallentamento.