14/03/2016

Bce...si va nella direzione giusta?

AcomeA PMItalia ESG Bce...si va nella direzione giusta?

L'ultimo meeting della Bce ha difatti sancito il forte impegno, attraverso l'utilizzo degli strumenti convenzionali e non, della Banca Centrale Europea a fronteggiare la spirale deflazionistica, accentuata dal ribasso delle materie prime, e a rivitalizzare un’economia che stenta a ripartire. Ma quale sarà l’impatto sui mercati?


Le misure della Bce

Prima ancora di capire le conseguenze sui mercati, vediamo il contenuto del pacchetto di misure annunciato dalla Bce.

- Azzeramento del tassi di interesse di riferimento da 0,05% allo 0%.

- Ulteriore riduzione del tasso sui depositi, cioè della liquidità parcheggiata dalle banche presso la stessa Bce a -0,40%, rendendo non conveniente la scelta di lasciare la propria liquidità presso la banca centrale.

- Nuovo Tltro (Targeted Long Term Refinancing Operation), ossia l’erogazione di denaro alle banche, subordinata alla concessione di prestiti a imprese o famiglie. In questo modo si cerca di far circolare liquidità nell’economia reale poiché le banche riceveranno i capitali con dei vincoli ben definiti, in pratica questi capitali devono effettivamente arrivare in mano ad imprese e famiglie, altrimenti non verranno erogati. Da qui la parola “Targeted” cioè “Mirati”.

- Ampliamento della politica del QE (Quantitative Easing), ossia l’acquisto di titoli di stato e di altro tipo dalle banche per immettere nuovo denaro nell’economia europea, incentivare i prestiti bancari verso le imprese e far crescere l’inflazione. L’ampliamento di questo piano è avvenuto sia nell'ammontare, da 60 a 80, sia nella composizione, in quanto viene prevista la possibilità di poter acquistare anche debito corporate che rispetti certi requisiti.


Aldilà della forte volatilità innescatasi nelle prime fasi di mercato successive al meeting, riteniamo che le misure annunciate dalla Bce abbiano un impatto positivo sul sistema bancario e sul mercato azionario in generale, incidendo in particolare il recupero della fiducia che dall'inizio dell’anno era venuta a mancare. Chiaramente tra i principali benefici vi sono quelli legati al minor costo del debito per le imprese conseguente sia all’abbassamento dei tassi sia alle modifiche del QE.
In particolare riteniamo che l’annuncio del Tltro, pur non rappresentando una novità, possa dare un sensibile impulso alla crescita degli impieghi delle banche. Tale crescita difatti, in un contesto dove i tassi bassi rappresentano un fattore negativo per il margine di interesse del sistema, può rappresentare uno dei modo per dare sostegno alla profittabilità del settore bancario. Tutto questo a condizione che da un punto di vista regolamentare non si vada nella direzione opposta, chiedendo alle banche di dover accantonare maggiore capitale a fronte di nuove erogazioni, neutralizzando difatti la convenienza ad utilizzare il denaro richiesto attraverso le operazioni di TLTRO.


Strategia

Da un punto di vista operativo non cambiamo la nostra strategia e continuiamo a mantenere il nostro peso in particolare sulle banche italiane, mantenendo allo stesso tempo un approccio che punta alla diversificazione all’interno del settore.