25/03/2014

Bond Italia con il fiato corto?

AcomeA 12 Mesi Bond Italia con il fiato corto?

Rischio di tasso (duration) permane verso i minimi di regolamento: la parte lunga dei paesi core (Germania e Francia) presenta rendimenti non molto superiori ai minimi storici ed è potenzialmente esposta all’influsso della riduzione della politica espansiva americana, mentre le curve dei paesi periferici presentano spread sempre più ridotti a fronte di una situazione politico-economica che non evidenzia segnali di miglioramento. Se dunque i BTP Italia e le obbligazioni bancarie a breve/media scadenza costituiscono ancora la parte più rilevante del portafoglio, stiamo tuttavia valutando opportunità nell’ambito delle obbligazioni emessi da emittenti (sia governativi, sia corporate) al di fuori dell’area euro.

Nei fondi che hanno un mandato di gestione più ampio e consentono di approfittare delle opportunità di investimento a livello globale, proseguiamo con la costruzione progressiva di una posizione sul debito governativo dei paesi emergenti in valuta locale: agli investimenti nei titoli governativi di Indonesia, Turchia, Sud Africa, Brasile, Messico (presenti in portafoglio a motivo dei rendimenti reali assai elevati a fronte di situazioni economiche e di metriche di sostenibilità del debito non significativamente difformi o addirittura migliori di quelle di molti paesi sviluppati) abbiamo affiancato titoli russi (sia governativi sia di credito, sia in valuta locale, sia in dollari) e ucraini (titoli di stato in euro e dollari), che sono stati particolarmente penalizzati dalla nota crisi legata alla Crimea. La politica della FED e la disaffezione dei mercati creeranno probabilmente ulteriore volatilità, che offrirà opportunità di incremento delle posizioni. La riallocazione degli investimenti è fatta in particolare riducendo le posizioni sui BTP Italia più brevi, che hanno ben performato.

 

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