21/03/2018

Cosa accade al mercato italiano dopo le elezioni?

AcomeA PMItalia ESG Cosa accade al mercato italiano dopo le elezioni?

Nelle settimane precedenti al voto elettorale, si era creata una grande attesa attorno alle possibili reazioni dei mercati finanziari.

Da più parti si pensava che un successo dei cosiddetti partiti antisistema e populisti potesse avere risvolti negativi per il mercato azionario italiano e persino per lo spread Btp Bund. L’incubo sui mercati che in molti temevano, alla fine non si è tramutato in realtà. L’indice FTSE Mib, dopo i minimi di periodo del 5 marzo, è tornato ai livelli pre-elettorali, mentre lo spread si è addirittura abbassato di una manciata di punti base.

Per altro, anche il recente passato ci insegna che già in altre occasioni, vedi le difficoltà per la formazione di un governo di grande coalizione in Germania o l’escalation catalana in Spagna, i mercati finanziari hanno guardato con maggior distacco il susseguirsi degli eventi politici nazionali.

 

Quali possono essere le spiegazioni di questa insensibilità dei mercati alla variabile politica?

Lo abbiamo chiesto a Giacomo Tilotta, Responsabile azionario Europa e Italia di AcomeA SGR.

Secondo il Gestore, negli ultimi mesi, l’attenuarsi dell’onda anti-europeista e anti-euro da parte dei partiti politici, poi usciti vincenti dalle elezioni, ha ridotto le preoccupazioni negli investitori internazionali.

Oggi i mercati, aggiunge Tilotta, sono particolarmente attenti ai dati sui fondamentali macroeconomici, come la crescita del PIL, dei tassi d’interesse e dell’inflazione. Paradossalmente, uno stallo politico nel breve periodo, non sarebbe poi così tanto disprezzato dai mercati finanziari.

Cosa ci aspettiamo?

Dal punto di vista degli utili, le aziende italiane mostrano solidità, confermata anche dalle ultime trimestrali e dalla recente revisione al rialzo delle stime di crescita nell’ordine del 22%, la più alta tra i paesi core europei (vedi tabella).
Se si guarda al rapporto prezzi/utili, il mercato italiano offre ancora multipli più attraenti rispetto ad altre aree geografiche. Il nostro approccio, che rimane costruttivo nel medio lungo periodo, si mantiene prudente nel breve e osserva con selettività le valutazioni sui mercati.

Valutazioni mercati

 

Allo stato attuale, tuttavia, non si può trascurare la presenza di rischi oltreoceano, come la rapidità nell’adeguamento dei tassi di interesse da parte della Fed e le tariffe commerciali introdotte da Trump.
Riteniamo quindi che, dotarsi di un cuscinetto di liquidità in questa fase possa rivelarsi una scelta saggia per sfruttare opportunità che si presenteranno in futuro.

Focus sulle small e mid cap presenti in portafoglio

Per quanto riguarda l’universo delle small e mid cap, preferiamo adottare e mantenere un elevato grado di diversificazione settoriale limitando la concentrazione in singole realtà.

Segnali positivi giungono innanzitutto dal settore delle telecomunicazioni, tornato alla ribalta dopo l’ingresso del fondo Elliot nel capitale di Telecom Italia. Il titolo Retelit, che pesa l’1,5% nel fondo AcomeA Italia, offre valutazioni attraenti con prospettive di crescita legate alla forte domanda di servizi di comunicazione ad elevato valore aggiunto.

Temi interessanti possono nascere dalle società che concentrano maggiormente il loro business sul mercato domestico. Qui, monitoriamo con attenzione Gamenet (1,2% sul fondo AcomeA Italia),società operante nel settore del gaming che ha esibito elevati flussi di cassa rispetto ai peers e che sta adottando strategie di acquisizioni e integrazioni verticali a supporto della crescita.

Opportunità anche nel settore tech con la mid-cap Reply (3% sul fondo AcomeA Italia), che mostra un’elevata diversificazione geografica con prospettive di espansione e maggiore penetrazione in nuovi mercati, ma anche valutazioni non ancora riflettenti il potenziale di crescita.

Da tenere d’occhio, nei prossimi mesi, anche le società che mostrano maggiore “pricing power” poiché potrebbero beneficiare dei primi segnali di risveglio dell’inflazione.  

Tra le Pmi che fanno del Made in Italy il loro cavallo di battaglia guardiamo con interesse Clabo, società specializzata nella produzione e commercializzazione di vetrine espositive professionali per il settore Horeca, e particolarmente vivace in termini di esportazione verso i grandi mercati internazionali.

Infine, valutiamo con interesse le società quotate nel mercato AIM di Borsa Italiana, che presentano un andamento poco correlato rispetto agli indici large e che possono fornire utilità in termini di diversificazione del portafoglio.