29/06/2015

Crisi Grecia: il metodo tiene saldo il nostro timone

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Il Governo greco di Alexis Tsipras ha interrotto le trattative con i creditori internazionali indicendo un referendum popolare, approvato dal Parlamento di Atene. Il 5 luglio i cittadini ellenici saranno chiamati ad esprimersi e decidere una volta per tutte se accettare le condizioni richieste per la concessioni del nuovo piano di aiuti alla Grecia. Dopo essersi confrontato con le principali istituzioni finanziarie del Paese, nella serata di ieri il Governo ha deciso di chiudere per i prossimi 6 giorni, gli istituti di credito e la Borsa di Atene al fine evitare fughe di capitali dal Paese visti i crescenti timori sulla solvibilità del paese.

Domani intanto scadrà il termine per la restituzione della tranche da 1,6 miliardi di euro che la Grecia deve al Fondo Monetario Internazionale e che, con tutta probabilità, non sarà in grado di onorare. Se ciò realmente accadesse la Grecia sarebbe in “default” tecnico.

Il fallimento dei negoziati, il referendum voluto da Tsipras e il generale profilarsi di uno scenario non contemplato e inesplorato per i mercati ha sicuramente colpito duramente il “sentiment” degli investitori. Ed è proprio in fasi di generale incertezza come queste che bisogna farsi scudo con una metodologia solida di approccio ai mercati finanziari per non cadere preda dell’emotività.

AcomeA da sempre fonda le proprie scelte di investimento o disinvestimento su un metodo distintivo basato su un attento processo di analisi del rischio e su una valutazione razionale del valore dei titoli, indipendentemente dal consenso sui mercati, da previsioni sul futuro o da modelli matematici.

E’ quindi oggi più che mai necessario affrontare le oscillazioni dei mercati finanziari restando disciplinati e ancorati al metodo di gestione.

In questo contesto i nostri punti cardine sono questi: 

  • Non vogliamo reagire alle notizie che si susseguono, in quanto imprevedibili e fuori dal nostro controllo. Tutto potrebbe accadere e capovolgere lo scenario in un momento (come già è accaduto). Saranno quindi i prezzi e le loro variazioni in risposta alle diverse notizie a guidare le nostre decisioni.

  • Fatti nuovi, come l’uscita di un paese dall’euro o l’insolvenza di uno stato europeo, hanno la principale valenza negativa nella situazione di incertezza che generano. Posto che il mercato sconta già parzialmente il problema greco, da anni al centro del dibattito economico-politico, si può ipotizzare che diversa potrebbe essere la reazione dei valori finanziari a seconda che le Autorità europee siano in grado di fornire un segnale chiaro di gestione ordinata della crisi, o meno. Quanto più gli operatori percepiranno che le Istituzioni abbiano il controllo degli eventi e presentino un piano di gestione con una logica condivisibile, tanto meno l’incertezza verrà scontata dal mercato con prezzi più bassi.

  • Sappiamo che prendere decisioni sulla base dell’istinto o sulla base del susseguirsi delle notizie rischia di far perdere il quadro generale della situazione e di operare su prezzi alterati dal contesto di incertezza.  Basti pensare che la rilevanza mediatica dedicata alla Grecia ha messo in secondo piano fatti molto gravi sul fronte terrorismo, dove assistiamo a quella che ha tutte le sembianze di una guerra di civiltà, come l’ha definita per le prima volta il primo ministro francese, su larga scala. Ecco perché ci affidiamo al nostro stile di gestione e valuteremo con cautela e attenzione le eventuali opportunità offerte dall’attuale contesto di volatilità sui mercati.  Chiediamo quindi a coloro che hanno riposto fiducia in noi e nel nostro metodo nella gestione dei loro risparmi di rinnovarla e non cedere all’emotività intervenendo personalmente in un contesto di mercato in cui è molto elevato il rischio di operare su prezzi poco significativi da un punto di vista economico-finanziario.