24/04/2017

Elezioni francesi: qual è stata la reazione dei mercati?

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Nel primo turno delle elezioni francesi, il candidato centrista e pro-euro Emmanuel Macron (23,8%) ha preceduto in ordine di preferenze la leader di estrema destra Marine Le Pen (21,5%), scacciando gli incubi di un duello tra estremismi. I due pretendenti alla presidenza della Repubblica francese si sfideranno al ballottaggio del 7 maggio.
Anche se i risultati elettorali mostrano una rilevante frammentazione del quadro politico in Francia, con quattro forze a distanza ravvicinata che intercettano circa l’80% dei voti, per i mercati il confronto tra Macron e Le Pen è il miglior scenario tra quelli possibili alla vigilia.
 
Nel frattempo, le chance di vittoria della leader del Front National sono ridotte al lumicino in quanto, due dei candidati sconfitti, Fillon (19,9%) e Hamon (6,3%) hanno pienamente espresso la volontà di appoggiare Macron per la corsa all’Eliseo. In questo caso, l’ex ministro dell’economia francese potrebbe raggiungere oltre il 60% delle preferenze.

Il risultato elettorale è stato accolto positivamente dagli investitori come evidenziato dalla salita del Cac 40 (+4%) e dal restringimento dello spread dei titoli governativi francesi nei confronti di quelli tedeschi (da 67bp a 49bp sui decennali).


Fonte: Bloomberg

Questo sospiro di sollievo ha coinvolto in generale l’andamento delle attività percepite come maggiormente rischiose (azioni e obbligazioni societarie) non solo francesi ma anche appartenenti ad altri paesi dell’eurozona, con spread al ribasso sui titoli governativi di Italia, Portogallo e Spagna.
Il diminuire del rischio dell’affermazione di un partito euroscettico e anti-sistema ha avuto i suoi effetti anche sul fronte del mercato dei cambi, con il rafforzamento dell'euro nei confronti di quasi tutte le principali divise.