15/11/2016

Elezioni presidenziali USA: come impattano sui portafogli in Europa

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L’esito delle recenti elezioni presidenziali americane, che ha sancito la vittoria di Donald Trump, ha consolidato una rotazione settoriale, che si era già manifestata nelle settimane precedenti nei mercati azionari europei e globali. 

Questa rotazione ha favorito titoli e settori più ciclici a discapito di quelli considerati più difensivi.
La logica sottostante questo movimento di mercato va vista nelle promesse elettorali del neo presidente Trump: dimezzare le tasse e di favorire maggiori investimenti attraverso le grandi spese pubbliche, favorendo in parte la ripresa delle dinamiche inflazionistiche.
In questo contesto i settori tradizionalmente più difensivi come quello delle utilities, dei beni alimentari e della cura della persona, hanno registrato una performance negativa nell’ordine del 7%; anche il settore immobiliare, data la correlazione inversa coi tassi di interesse, ha segnato una performance negativa:-4% nel corso dell’ultimo mese.
L’altro lato della medaglia vede invece recuperare nell’ultimo mese settori come quello finanziario, salito del 6%, ed assicurativo, la cui performance è stata del +8%.
A livello geografico, le aree particolarmente sottovalutate come l’Italia - salita di circa l’1% - hanno registrato una migliore performance rispetto a quelle con valutazioni più elevate come il Regno Unito, sceso di circa il 4% ma il cui ribasso è stato compensato in parte dalla rivalutazione della sterlina.

                                                                                                                                   

Operatività e Posizionamento dei portafogli azionari europei

Nel corso dello scorso mese abbiamo mantenuto particolarmente elevata la nostra esposizione azionaria, mentre a livello settoriale le principali operazioni hanno riguardato:

  • acquisti su titoli appartenenti al settore finanziario, ed in particolare del settore bancario italiano, che non si sono apprezzati (o si sono apprezzati meno del resto del mercato) in questa fase; queste operazioni di ribilanciamento hanno mantenuto invariato il peso del settore all'interno dei diversi fondi; 
  • il mantenimento dell’ esposizione complessiva al settore telecom che, oltre presentare valutazioni particolarmente sacrificate, ha mostrato nelle ultime trimestrali segnali di miglioramento dei margini;
  • acquisti di titoli farmaceutici, le cui valutazioni hanno risentito in modo negativo e sproporzionato dei timori circa possibili pressioni sui prezzi sul mercato americano.

Anche nell’ultimo mese abbiamo invece mantenuto nulla l’esposizione al settore petrolifero e al settore delle materie prime, le cui valutazioni rimangono poco interessanti, anche alla luce dell’eccesso di capacità produttiva che li caratterizza.