20/02/2018

Il Sudafrica dopo Zuma, quali le reazioni dei mercati?

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Jacob Zuma ha ceduto alle insistenti pressioni dell’African National Congress (ANC) e la scorsa settimana si è dimesso dal ruolo di Presidente della Repubblica Sudafricana.

"Sono giunto alla decisione di dimettermi da presidente della Repubblica con effetto immediato, anche se non sono d'accordo con la decisione della dirigenza della mia organizzazione", ha detto Zuma alla fine di un lungo discorso in diretta TV.

Per Zuma si tratta di un’uscita anticipata, dopo la vittoria di Cyril Ramaphosa alle elezioni per la guida dell’ANC di dicembre.

Zuma è stato il leader del Sudafrica per quasi 9 anni, un periodo contrassegnato dal declino economico del paese e dalle molteplici accuse di corruzione nei suoi confronti. Una tra tutte quella dei legami con la famiglia dei Gupta, influenti imprenditori di origine indiana che hanno costruito negli anni un impero economico sfruttando aiuti di stato.

Le reazioni dei mercati sono state positive

Già dalla metà di novembre, quando le voci di una caduta di Zuma iniziarono a farsi sempre più pressanti, il rand ha iniziato la sua corsa di rafforzamento sul dollaro, apprezzandosi oggi di oltre il 20%. Nelle 24 ore immediatamente successive alle dimissioni di Zuma, il recupero del rand è stato del 2,5% nei confronti del biglietto verde, sintomo di una reazione positiva da parte degli investitori.

Positive sono anche le performance dei titoli di stato, con rendimenti in calo su tutte le scadenze rispetto ai massimi di novembre. Il rendimento del decennale è sceso dal 9,5% all’8,1% negli ultimi 3 mesi.
Tuttavia, i rendimenti si mantengono ancora elevati a testimonianza di un quadro macroeconomico non particolarmente brillante.

Negli ultimi anni, la crescita media dell'economia sudafricana è stata di circa l’1%, con una tendenza in calo; il tasso d'inflazione è intorno al 5%, il disavanzo fiscale e quello delle partite correnti sono stati mediamente superiori al 4%, e il fardello delle imprese statali è sempre più ingombrante. Anche dal punto di vista sociale la situazione è assai insoddisfacente: per esempio, il tasso di disoccupazione si mantiene molto alto (26-27%) e, secondo una recente indagine, il Sud Africa è il paese con la più alta concentrazione della ricchezza.

Ciò nonostante, negli ultimi mesi, il miglioramento dello scenario politico sta dando credito all'ipotesi di un cambiamento strutturale dell'economia sudafricana. In questa fase, a beneficiarne particolarmente sui mercati finanziari è stata la valuta, ma anche i titoli governativi e quelli emessi da imprese statali (per esempio l’utility dell’elettricità Eskom, per la quale si era parlato recentemente anche di ristrutturazione del debito).

Le strategie dei nostri gestori

Da inizio anno, il contributo del Sudafrica alle performance dei fondi obbligazionari (AcomeA Breve Termine e AcomeA Performance) e dei flessibili è stato rilevante, consentendoci di ottenere performance più alte rispetto ai benchmark. 
Riteniamo che, nonostante la buona performance, ci siano ancora valide opportunità di investimento poiché Cyril Ramaphosa, una volta eletto presidente, potrà presentare un piano credibile di riforme per il paese. Tuttavia, conformemente alla nostra politica di investimento, abbiamo deciso di prendere parzialmente profitto data la rapidità delle performance (sia in termini di yield sia di currency). La strategia che attueremo sarà quella di continuare a gestire questa posizione nel caso in cui si verificassero storni di mercato dovuti a situazioni specifiche del paese o più in generale dei mercati finanziari.

 Sudafrica - performance da agosto 2017. Apprezzamento rand e calo dei rendimenti