20/12/2011
Chi l’ha detto che i tedeschi sono privi di fantasia?
Lo scorso 8 dicembre la Banca Centrale Europea (BCE) ha annunciato un piano per fornire liquidità al sistema bancario dell’area euro.
Grazie a una manovra che sulla carta consentirà al sistema bancario un lauto profitto, la BCE aiuterà indirettamente anche gli stati europei nel pieno della crisi del debito.
Il prossimo 21 dicembre 2011 e 29 febbraio 2012 infatti, le banche europee potranno accedere a un prestito triennale (con facoltà di rimborso anticipato dopo un anno), mettendo a garanzia titoli di stato dei governi europei ed altre attività finanziarie.
Il finanziamento sarà concesso a un tasso d’interesse attualmente pari all’1%.
Le banche potrebbero così utilizzare la liquidità ricevuta per migliorare la propria redditività: finanziandosi a un tasso dell’1% si può impiegare la liquidità ottenuta per l’acquisto di un Bot, oggi in grado di offrire un rendimento superiore al 5%.
Le banche ne stanno approfittando?
Le banche fino ad ora stanno avendo un atteggiamento molto cauto, potrebbero non essere in grado di sfruttare questa storica opportunità per l’eventualità che l’Associazione delle Banche Europee (EBA) richieda aumenti di capitale a fronte dei maggiori rischi potenziali che le banche dovessero assumersi incrementando il loro portafoglio di titoli di stato.
Che conclusioni trarre?
La BCE fornirà alle banche quantità potenzialmente illimitate di liquidità al tasso dell’1%.
In questo modo la BCE mira a diversi obiettivi: fornisce liquidità al sistema bancario a tassi molto bassi ponendolo, al contempo, in condizione di acquistare quantità illimitate di titoli di stato lucrando un margine senza rischio.
Grazie alla BCE il sistema bancario può far bene facendo del bene: sistema i propri bilanci sostenendo i prezzi dei titoli di stato.
Tutto ciò evitando di infrangere la previsione del proprio statuto che le impedisce di finanziare gli stati dell’Unione Europea stampando moneta.