23/06/2011

Come scegliere il fondo migliore


A cura di Matteo Serio

Al di là della grande autorevolezza delle società che studiano il rating dei fondi, è doveroso sottolineare come qualsiasi punteggio quantitativo sia solo il primo punto di partenza, non esaustivo, da cui cominciare la valutazione del gestore per scegliere il fondo che può fare la differenza.
Così come il concetto di "creazione di valore degli azionisti" nelle aziende, anche quello della performance dei fondi deve essere posto nella corretta prospettiva.

Se non si comprendono infatti gli elementi portanti di una filosofia d’investimento, difficilmente si potrà costruire un portafoglio che dia soddisfazione al cliente partendo esclusivamente dai fondi che "vanno bene". La finanza comportamentale ci aiuta nell’esemplificare questo concetto. Illustriamo brevemente un celebre esempio tratto dal libro di Paolo Legrenzi “Psicologia degli investimenti finanziari”, edito da Il Sole 24 Ore.
Si immagini che tutti i gestori lavorino con tre tipi di monete, metafora per la loro abilità nell’ottenere performance: oro, argento e bronzo.
Un terzo di loro possederà la moneta d’oro, un terzo quella d’argento e così via. Il gruppo con la moneta d’oro è il più bravo (quando lancia la moneta, ad esempio, riesce a far uscire più teste che croci), seguita da coloro che hanno quella d'argento ed infine quella di bronzo.
Tornando alla realtà, quando selezioniamo un fondo non riusciamo ad osservare direttamente chi ha in mano le monete d'oro e quindi è più bravo, ma solo i risultati che ha conseguito, il così detto track record; è quest’ultimo che viene analizzato per il rating "a stelle".

È possibile individuare i gestori che saranno più bravi in futuro partendo dal track record? La risposta statistica è negativa.

Serve a poco conoscere le performance passate se non si sa quale tipo di "moneta" sia a disposizione del gestore, se cioè si conoscono solo i risultati del lancio della moneta, ma non che cosa li ha prodotti.
L'unica soluzione risiede in un contatto costante con il gestore (e non con i commerciali), per capire se le strategie impiegate corrispondono a quello che effettivamente è stato dichiarato in precedenza.

Redazione AcomeA SGR