19/10/2011

L’insostenibile leggerezza delle banche europee


Lo scorso 15 luglio la Banca Centrale Europea ha reso pubblici i risultati delle verifiche sulla solvibilità (cosiddetti stress test) delle 90 principali banche europee.

 

Nel complesso i dati hanno evidenziato una buona salute del settore, tuttavia da metà luglio ad oggi il premio per il rischio degli istituti è fortemente aumentato. Dexia in base agli stress test era una delle banche più solide, come indicato dal coefficiente CT1 ratio (più il valore del core tier 1 è elevato e maggiore è la solida a livello patrimoniale dell'istituto), tuttavia dall’inizio di ottobre è in atto un piano di salvataggio da parte dei governi di Belgio, Francia e Lussemburgo.

 

L’attività della banca belga è incentrata sul prendere a prestito liquidità, tramite il mercato interbancario (ovvero da altre banche) ed emissioni di obbligazioni, per investire in attività finanziarie e nella concessione di prestiti ad imprese private ed enti pubblici.

 

Qual era la situazione di Dexia?


La banca operava con una leva superiore a 60 volte il capitale proprio, ovvero per 1 Euro di capitale aveva oltre 60 Euro investiti. La maggior parte delle banche italiane utilizza una leva di 10/15 volte il capitale, inferiore alla media europea.

Inoltre Dexia finanziava gli investimenti a lungo termine con un indebitamento a breve termine.

 

Dati fonti European Banking Authority (EBA)

 

Cosa non ha funzionato?

 

1) L’elevata esposizione ai titoli del debito pubblico dell’Europa periferica ha comportato perdite sugli investimenti, impattando significativamente l’attivo

 

2) Il mercato interbancario e quello obbligazionario hanno iniziato a chiedere un interesse maggiore per prestare soldi a Dexia

 

3) La banca ha avuto problemi nella raccolta di capitali a breve terminie ed i governi stanno pianificando un intervenuto a sostegno

 

Quali lezioni trarre dalla vicenda Dexia?


Consapevolezza del rischio e diversificazione sono elementi fondamentali. Non esistono investimenti completamente sicuri. Alcuni prodotti, come ad esempio i conti deposito, non sempre scontano le probabilità di peggioramento di una banca, come avviene invece nel mercato obbligazionario attraverso un aumento del rendimento.

 

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