07/11/2013

Risparmio e innovazione


Innovazione in finanza non è sempre sinonimo di complicazione e minor trasparenza. Alberto Foà racconta come innovare, anche nel mondo del risparmio gestito, possa portare semplicità, accessibilità e risparmio al cliente.

 

 

Perché le nuove tecnologie non hanno ancora fatto breccia nel settore del risparmio gestito?

La risposta mi sembra abbastanza ovvia. E’ sotto gli occhi di tutti il fatto che il sistema bancario italiano sia dominato da accordi di cartello, da uno stile  oligopolistico che ha preferenza per la scarsa trasparenza e per l’opacità. Internet, al contrario, permette di confrontare, valutare e informarsi. Il web consente a tutti di adottare metodi più analitici e diventare autonomi nelle scelte. Non  c’è quindi da meravigliarsi se il sistema bancario italiano ha usato fino a ora internet in maniera difensiva e non come piattaforma per proporre ai propri clienti costi più bassi e servizi più efficienti.

E come si sta muovendo AcomeA a questo proposito?

AcomeA si sta muovendo esattamente nella direzione opposta a quella del sistema bancario, utilizzando la tecnologia per semplificare l’accesso ai servizi e rendere i risparmiatori liberi di scegliere perseguendo i propri interessi. Per questo motivo, diamo la possibilità ai nostri clienti di sottoscrivere i nostri fondi sia con la modalità tradizionale, la classe A1, cioè in modalità di collocamento, sottoscrivendo le quote dei nostri fondi presso il sistema bancario o presso i promotori finanziari che offrono un servizio di consulenza di portafoglio, ma anche con la classe A2 cioè in modalità execution-only con commissioni di gestione più basse, direttamente sul sito www.acomea.it.

Inoltre stiamo potenziando sul nostro sito tutti quei mezzi di comunicazione ed educazione finanziaria che servono o possono servire a chi è interessato -al sottoscrittore, ma non solo al sottoscrittore – a capire meglio quello che sta facendo e perché lo sta facendo.

 

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