18/09/2013
Monte dei Paschi: lo scenario per le obbligazioni.
AcomeA Patrimonio PrudenteL’agenzia di rating Fitch ha ridotto alcuni rating di Banca Monte dei Paschi di Siena, in particolare quello sulla viability (cioè sulla capacità dell’emittente di adempiere le proprie obbligazioni senza supporti esterni) e quello sul debito subordinato, confermando quello dell’emittente (BBB sul debito senior) e l’outlook negativo.
Sul futuro immediato della banca pesano le difficoltà nell’ottemperare alla recente raccomandazione della Commissione Europea (che vigila sugli aiuti di stato e deve ancora approvare il piano di risanamento) che ritiene adeguato un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro anziché da 1 miliardo come inizialmente proposto dalla banca, la prossima Asset Quality Review disposta dalla BCE (che potrebbe far risultare ulteriori necessità di ricapitalizzazione a fronte del trend in aumento dei prestiti deteriorati) e la fortissima esposizione ai titoli di stato italiani che penalizzerebbe la banca nello Stress Test che sarà condotto successivamente.
L’agenzia ritiene che sia aumentata la probabilità che i cosiddetti Monti bond, emessi per 3.9 miliardi di euro nel 2012 e sottoscritti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per consentire all’istituto di rispettare i coefficienti patrimoniali, possano essere convertiti in azioni. Il regolamento, infatti, prevede che in determinati casi la banca possa optare per il pagamento delle cedole ed il rimborso del capitale mediante la conversione di questi titoli in azioni.
Le nostre scelte
In questo caso potrebbero essere prese misure che ridurrebbero la possibilità per alcune categorie di debitori di ricevere le cedole ed il capitale per intero. Riteniamo che la prospettiva della ricapitalizzazione (sia se effettuata sul mercato, sia se effettuata mediante conversione dei Monti bond) possa dare supporto ai titoli senior, considerato che le norme che prevedono perdite a carico degli obbligazionisti in caso di difficoltà della banca dovrebbero entrare in vigore nel 2018. La banca sarà per contro portata ad esperire ogni possibilità riguardo ai titoli subordinati per i quali il regolamento prevede il mancato pagamento della cedola. Riteniamo inoltre probabile che la banca procederà ad effettuare operazioni di gestione delle fonti finanziamento che comporteranno l’offerta di riacquisto del debito subordinato ad un prezzo inferiore al nominale.
Nei nostri fondi manteniamo le posizioni in essere (sia sulle obbligazioni senior, sia sul subordinato LT2) ritenendo che, benchè a costo della volatilità del periodo, potranno contribuire positivamente alla performance una volta che sarà completato il piano di risanamento e rilancio della banca.