17/05/2013
Obbligazioni bancarie, nuovi strumenti tier 2
AcomeA Patrimonio PrudenteStanno giungendo sul mercato primario nuove obbligazioni di tipo subordinato tier 2 (non “lower” tier 2 in quanto con le novità introdotte da Basilea III scompaiono gli upper tier 2 e resta un’unica classe). Queste nuovo passività subordinate presentano caratteristiche affatto differenti da quelle emesse negli anni passati ed ancora in circolazione. Basilea III, la Capital Requirement Directive europea ed i legislatori nazionali stanno infatti progressivamente modificando la struttura del capitale e del passivo delle banche, con lo scopo di evitare il fallimento rovinoso delle istituzioni creditizie e l’impiego di denaro pubblico qualora l’insolvenza dovesse apparire pericolosa per il sistema finanziario nel complesso. In generale si cerca di ampliare il novero dei casi in cui gli obbligazionisti (subordinati) sono chiamati a sopportare il peso della ristrutturazione, subendo delle perdite.
È di pochi giorni fa il lancio di una di queste obbligazioni da parte di una banca svizzera: vediamone alcuni dettagli, così come sono presentati nel prospetto stesso dell’emissione.
1) L’obbligazione può essere soggetta ad un annullamento condizionato (ovvero l’investitore perde ogni diritto) qualora:
a. il rapporto tra il “common equity Tier 1” (in sostanza l’ammontare di capitale sociale e riserve) e “risk weighted assets” (attività ponderate per il rischio) scenda al di sotto del 5%;
b. l’Autorità di vigilanza determini che l’annullamento sia necessario per evitare l’insolvenza, la bancarotta o l’eventualità che la banca non sia in grado di ripagare una parte consistente dei propri debiti o di proseguire o per consentire alla banca di proseguire la propria attività;
c. la banca abbia ricevuto l’impegno dello Stato a fornire aiuti
2) In caso di annullamento non è previsto alcun meccanismo di ristoro per gli obbligazionisti, quali azioni, un diverso tipo di obbligazioni, così come è esclusa qualsiasi partecipazione o restaurazione delle obbligazioni in caso di miglioramento della situazione della banca
3) L’obbligazione può essere rimborsata al valore nominale (anche se il valore di mercato è superiore) in caso di determinate modifiche fiscali, regolamentari, qualora la banca abbia una propria convenienza economica
4) La banca può decidere di rimborsare anticipatamente altri strumenti obbligazionari, aumentando il rischio per i detentori dell’obbligazione in oggetto.
5) In caso di fallimento o liquidazione le obbligazioni sono subordinate (pagate dopo, con il denaro residuo) rispetto ai creditori ordinari.
6) Stante quanto esposto al punto 1), gli obbligazionisti possono perdere l’intero capitale anche se nell’ambito della successiva liquidazione fossero disponibili in tutto o in parte le risorse.
7) Non ci sono limiti al livello di indebitamento ed alla tipologia di obbligazioni che la banca può emettere
8) Il prospetto che regola il prestito può essere modificato, in determinate circostanze, senza l’approvazione dei possessori delle obbligazioni.
Per prestare denaro a queste condizioni per dieci anni (cinque in caso di rimborso anticipato), il mercato ha stabilito adeguato un tasso del .... 4,5%, ovvero, al netto delle imposte italiane, quasi quanto un normale BTP.
Facendo un calcolo teorico in base all’ultima trimestrale, con riferimento alla piena applicazione delle norme Basilea III (che è in corso di attuazione), dato un common equity di circa 26 miliardi di franchi svizzeri e risk weighted assets pari a circa 258 miliardi di franchi svizzeri, a parità di RWA occorre una perdita pari a oltre la metà del capitale (circa 16 miliardi di euro) perché il common equity tier 1 ratio scenda sotto il livello del 5%. Tuttavia, come visto ai punti 1b e 1c, la perdita completa dell’investimento può avvenire ancor prima che si giunga a tale ipotesi e (punto 2). E senza alcuna possibilità di recupero.
Riteniamo dunque che il rendimento del titolo non ricompensi adeguatamente per i rischi assunti, molto più simili a quelli di un titolo azionario e senza particolari upside nel lungo periodo rispetto ad altre opportunità di investimento.