30/07/2024

Dispersione indici

FIA - AcomeA Italian Gems AcomeA PMItalia Dispersione indici

Osservando l’andamento dei principali indici di mercato italiani, nei primi mesi dell’anno è curioso osservare un certo grado di polarizzazione: vediamo una forte distanza tra la performance giornaliera dei migliori titoli dell’indice, rispetto ai peggiori performer. Questo comportamento delle azioni appare particolarmente accentuato dopo il rally degli ultimi mesi del 2023, e merita un’analisi soprattutto in termini di come poter operare in una fase di mercato più polarizzato rispetto ai mesi passati. 

Nel tentativo di misurare l’eventuale polarizzazione del mercato a cui stiamo assistendo, utilizziamo una formula statistica per calcolare la dispersione dei ritorni giornalieri dell’indice azionario; questa metrica misura la deviazione dei ritorni del singolo titolo rispetto all’indice di appartenenza, ponderando per il peso del titolo nell’indice (Dispersione: Measuring Market Opportunity).
Abbiamo condotto l’analisi per i titoli large del FTSEMIB e per il FTSE MID CAP, considerando quindi i titoli a minor capitalizzazione, utilizzando dati mensili a partire dal 2016.
Nel grafico seguente è riportata la media dei quattro trimestri precedenti delle due serie; osserviamo che la dispersione nelle MID CAP sia in genere più alta rispetto alle Large CAP. I due indici seguono un trend simile nel tempo, ma da fine 2023 la dispersione per entrambi gli indici ha iniziato un trend chiaramente rialzista che è proseguito nella prima metà del 2024.  In genere, associamo una maggiore dispersione dei rendimenti a un contesto in cui la capacità di selezionare le singole società da inserire in portafogli è essenziale per generare ritorni superiori alla performance complessiva dell’indice. La dispersione è associata a una posizione lunga sui singoli titoli insieme a una posizione corta sull’indice complessivo. 


Un ulteriore indicatore che possiamo osservare è l’andamento nel tempo della correlazione tra i titoli che compongono gli indici. In tal modo andiamo a individuare quanto i membri degli indici considerati si muovono insieme nel tempo, e non solamente quindi la deviazione dei ritorni nei singoli giorni. Calcoliamo la cosiddetta implied correlation di FTSEMIB e MID CAP utilizzando dati giornalieri dal 2018. L’implied correlation è in discesa dal 2022 per entrambi gli indici, con una vistosa risalita nel mese di giugno, pur rimanendo nella parte più bassa della serie storica. In termini assoluti, la correlazione implicita tra i titoli è più bassa per il MID CAP rispetto alle large cap del FTSE MIB.


 

Come tradurre questa crescente polarizzazione degli indici nelle scelte di investimento?
Una maggiore polarizzazione all’interno dell’indice è sicuramente segnale della necessità di un più attento stock picking all’interno dei portafogli, per intercettare quei titoli che sono in grado di sovraperformare l’andamento dell’indice complessivo. La gestione attiva trova in questo contesto di mercato un terreno di vantaggio, differenziandosi da una semplice replicazione dell’indice benchmark. Tale campo di gioco è ancora più favorevole per le società a minor capitalizzazione, a partire dalle MID CAP che, nonostante abbiano dimensione inferiore, mantengono un profilo di liquidità comunque attrattivo per i gestori di portafogli. Favorite inoltre dall’eventualità nel breve periodo di taglio dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, e dallo sconto valutativo da mesi sempre più ampio rispetto alle Large cap, le prospettive per le Mid e le Small cap sono ora sempre più attrattive. 

Analisi a cura del Portfolio Manager di AcomeA Simone Benini