16/12/2019

Il 2019 l'anno delle IPO: ecco il contributo della nostra gestione

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Oltre alla performance stellare del mercato azionario italiano, in questo 2019 che ormai volge al termine si festeggia anche un altro primato: l’Italia è il secondo mercato per numero di IPO in Europa, preceduta soltanto dal Regno Unito.

Stando ad alcune statistiche fornite all’AIM Investor Day 2019, tenutosi nel mese di novembre, il numero delle nuove matricole (dato aggiornato a dicembre) in Borsa italiana è stato pari a 38, la media di raccolta delle operazioni è stata di 5,9 milioni di euro (182 milioni di euro totali) e il fatturato medio delle nuove società si attesta a 21 milioni di euro.

Numeri senz’altro incoraggianti, che testimoniano il crescente appeal del mercato verso le piccole e medie imprese italiane.
Tuttavia, in un contesto così positivo non deve passare in secondo piano la selettività nella scelta delle matricole da inserire in portafoglio.
Come gestori italiani siamo sempre stati tra i primi ad investire attivamente nel mercato AIM, in particolare nelle fasi di IPO, per almeno due ragioni sostanziali: l’opportunità di avere accesso a storie di successo in anteprima (o comunque nella fase embrionale) e la potenzialità di ricercare l’importante valore intrinseco.

"Quando si tratta di investire nelle nuove matricole italiane, le parole chiave da tenere a mente sono selettività e qualità. La prima è quella che contraddistingue la nostra gestione attiva e ci permette di avere ritorni nel lungo periodo crescenti, la seconda è quella che viene riflessa nelle performance.", commentano i gestori Giacomo Tilotta e Antonio Amendola.

Il valore aggiunto della nostra gestione

Analizzando l’andamento delle IPO italiane 2019 nelle due fasi di contrattazione (mercato primario e mercato secondario) si può notare dalla tabella in basso la presenza di un extra-rendimento derivante dalla partecipazione al mercato primario, accessibile principalmente dalla platea degli investitori istituzionali. Questo "premio" è ancor più evidente nei mercati non regolamentati come l’AIM. 

Dati aggiornati al 15/12/2019

 

Dal confronto tra la performance media delle IPO lanciate sul mercato primario nel 2019 (25,4%) e la performance media delle IPO incluse nei nostri portafogli (44,8%), emergono le caratteristiche di selettività e di valore aggiunto offerto dalla gestione AcomeA: 

- Performance media 2019 AIM Primario: +25,4%

Performance media 2019 AIM Secondario+15,3%

- Performance media delle nostre IPO (warrant inclusi): +44,8%

Come si vede dai numeri, la differenza di performance media tra mercato primario e secondario di IPO è del 10% circa. La differenza di performance media invece tra il mercato primario (proxy di un investimento senza selezione su IPO) e le nostre matricole in portafoglio, è del 20% circa.

Con questa breve analisi abbiamo voluto mettere in evidenza il valore potenziale nelle matricole italiane, e del mercato AIM in particolare, nonché l’importanza della selettività nella nostra gestione. Quest’ultimo aspetto si dimostra particolarmente rilevante quando si tratta di società che si affacciano per la prima volta sul mercato dei capitali.

Come gestori value siamo da sempre molto attivi nel mercato delle IPO e dell’AIM, data la potenziale opportunità per i nostri sottoscrittori. Tuttavia, non è da trascurare l’aspetto della gestione del rischio, che risulta di importanza primaria quando ci si interfaccia con un mercato non regolamentato come l’AIM. A tal proposito, la nostra ricetta comprende il monitoraggio continuo delle società accompagnato dalla profonda conoscenza delle posizioni e dalla diversificazione del portafoglio evitando concentrazioni importanti.

Per concludere, un breve cenno sui PIR. Stando alle classifiche pubblicate da Milano Finanza sulle performance dei fondi PIR italia da inizio anno, AcomeA SGR si classifica tra le prime 4 case di gestione…