08/11/2022
Il difficile trimestre dei FAAMG
AcomeA Globale AcomeA Patrimonio Aggressivo AcomeA Patrimonio DinamicoEra il 2013 e Jim Cramer, volto noto della CNBC, storico presentatore della trasmissione tv “Mad Money” coniò l’acronimo FANG riferendosi a 4 aziende (Facebook, Amazon, Netflix e Google) accomunate dall’elevata potenzialità di crescita grazie all’elevato contenuto tecnologico. Negli anni l’acronimo fu modificato in FAAMG includendo Apple e Microsoft a spese di Netflix (la cui capitalizzazione di borsa era meno rilevate rispetto alle 5 più grandi aziende dello Standard &Poors). Il nuovo acronimo riflette i succesi di Apple nei servizi (contenuti, pagamenti, ecc...) e quelli di Microsoft nel cloud. Seppur con le dovute differenze tra i singoli titoli, fino a circa la fine dello scorso anno, una scommessa su Big Tech si sarebbe rivelata fortemente vincente (negli scorsi anni la capitalizzazione di borsa delle cosiddete FAAMG raggiunse quasasi un quarto di tutto lo S&P 500). Tuttavia quest’anno qualcosa sembra essere cambiato, e i risultati del trimestre confermano un momento difficile per “Big Tech”.
Con la sola eccezione di Apple (che pur non ha brillato) le altre 4 megacap hanno profondamente deluso le attese con conseguente performance fortemente negativa dopo la comunicazione dei risultati.
Meta è stata sicuramente la peggiore, perchè, oltre a confermare i timori legati all’andamento del business (penalizzato dalle tutele delle privacy introdotte da Apple e da una sempre maggiore concorrenza tra i social media) ha annunciato un rinnovato impegno ad effettuare ingenti investimenti nel metaverso, senza offrire però una visione su come e quando questa strategia potrà eventualmente generare dei ritorni.
Amazon e Microsoft che gestiscono i servizi di Cloub n.1 (AWS) e n.2 (Azure) al mondo hanno riscontrato un rallentamento nella seppur ancora forte crescita, prendendo in contropiede gli investitori che pensavano trovare “rifugio” in un trend di crescita strutturale indipendente dalla congiuntura e impermeabile alla concorrenza.
Anche Google ha riportato numeri deludenti, in particolare per quanto riguarda Youtube. Si segnala come nel corso degli ultimi 12 mesi la società abbia incrementato i propri dipendenti del +24% da 150K a 186k FTE, mettendo ulteriore pressione sulla marginalità.
Queste dinamiche sono ancora più rilevanti a fronte di una stagione dei risultati che delinea una generale tenuta dei numeri, seppur con le dovute differenze tra le singole aziende.
Sulla base dei dati fino ad ora disponibili possiamo osservare come nel complesso i numeri tengano, seppur con una sopresa positiva contenuta rispetto alle attese (una modesta sopresa positiva rispetto a fatturato e utili). Rispetto al terzo trimestre dello scorso anno i ricavi crescono quasi a doppia cifra, a fronte di utili decisamente meno brillanti. Questa dinamica è coerente con un quadro macroeconomico caratterizzato da una discreta vitalità e da un’elevata inflazione, che, unitamente al dollaro forte e al permanere (seppure in presenza di un chiaro trend di miglioramento) di alcune difficoltà sul fronte della supply chain, ha comportato una contrazione dei margini.
Nel complesso la cosiddetta “old economy” ed in particolare il settore finanziario si difendono: il margine d’interesse beneficia del rialzo dei tassi a fronte di una tenuta della qualità del credito. Le grandi banche d’affari compensano il calo di attività di finanza straordinaria con un incremento delle commissioni di negoziazione, sopratutto nel reddito fisso.
Nel complesso questa stagione dei risultati sembra ulteriormente confermare il trend in essere da inizio anno a favore di uno stile di gestione value. Come si può osservare nel grafico sottostante il rapporto tra l’indice MSCI US value ed MSCI US Growth, dopo aver raggiunto nel dicembre 2021 il minimo storico dagli anni Novanta, evidenzia un recupero significativo dello stile value, sebbene rimanga ancora molto terreno da recuperare per riavvicinarsi ai valori medi su base storica.

A cura di Alberto Artoni, gestore del fondo AcomeA America.