18/11/2013

Uno sguardo ai risultati delle banche

AcomeA Patrimonio Aggressivo Uno sguardo ai risultati delle banche

La stagione delle trimestrali volge al termine con risultati che, su base aggregata, hanno fornito qualche spunto interessante. In particolare i risultati sono stati in linea con le attese, già abbastanza basse, a livello di utile netto, mentre sono stati leggermente al di sotto delle stesse a livello di reddito operativo, per l’impatto negativo del trend legato al calo dei prestiti. Per quanto riguarda la qualità del credito, i risultati a livello settoriale hanno evidenziato un andamento negativo, che, salvo rare eccezioni, ha confermato le difficoltà del contesto macroeconomico. Nel complesso i risultati mostrano una certa debolezza del trend sia in termini di volumi/fatturato sia in termini di qualità del credito/accantonamenti, con prospettive per il quarto trimestre dell'anno ancora molto caute.

 Quali le maggiori sfide per il futuro?

  • Innanzitutto, per quanto riguarda la qualità del credito, bisognerà verificare la capacità delle banche di fronteggiare le incertezze inerenti l'imminente asset quality review e la debolezza del quadro macroeconomico italiano, attraverso azioni volte a migliorare la redditività futura delle stesse.
  • Sul lato costi sarà importante verificare i benefici derivanti dalla riorganizzazione delle strutture organizzative al fine di ottenere una maggiore efficienza.
  • Il margine di interesse sarà impattato negativamente dai bassi tassi di interessi così come il reddito da trading lo sarà per effetto del minor contributo da carry trade, mentre le ultime evoluzioni normative dovrebbero abbassare il carico fiscale e quindi impattare positivamente sulla redditività.

Conclusioni

Nonostante i risultati appena evidenziati abbiano mostrato ancora molte ombre sulla capacità delle banche di uscire da una fase molto critica, appesantita da un contesto macroeconomico che stenta a migliorare, riteniamo che le attuali valutazioni scontino in eccesso i fattori di rischio a cui il settore andrà incontro in futuro e non tengono conto dei possibili benefici derivanti da un ulteriore miglioramento del rischio paese sia sul costo della raccolta sia sul costo del capitale.

Di conseguenza, nonostante qualche presa di profitto su alcuni singoli titoli giustificati dalla recente performance settoriale, manteniamo alta la nostra esposizione sul settore.

Pubblicato il 18/11/13

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