24/05/2012

L'euro continuerà?

AcomeA Global Bond EUR Hedged L'euro continuerà?

Chi ricorda il dibattito sulla creazione della moneta unica europea può forse ricordare i pareri di due premi Nobel: Paul Krugman e Robert Mundell. Li riassumo in modo molto breve.

Il primo economista (americano) fu fin dal principio dubbioso sulle possibilità di tenuta dell’euro, poiché considerava inefficiente un’unica politica monetaria in assenza di mobilità dei fattori della produzione (i lavoratori, per esempio) e di una politica di trasferimenti fiscali: un Paese in difficoltà, non avrebbe la comoda scorciatoia della svalutazione monetaria per aumentare le esportazioni.

Il secondo economista (canadese), esperto di economia monetaria, riteneva – pur con qualche cautela - che l’euro avrebbe avuto successo, perché i capitali (privati) sarebbero stati liberi di andare là dove le condizioni erano più favorevoli.

Krugman, inoltre, riteneva anche che la disciplina tedesca (allargata all'euro) sarebbe stata dannosa per la Germania stessa, a causa della sua rigidità. C’è un articolo del 1999, al riguardo, “Why German Kant Kompete”, che gioca sul nome del celebre filosofo, si trova su http://web.mit.edu/krugman/www/kompete.html). L’imperativo categorico kantiano si è confrontato con il pragmatismo del (molto meno noto) filosofo americano William James e la Germania ha saputo competere bene, molto bene. I paesi mediterranei sono rimasti invece al palo.

Chi ha ragione? L'euro sopravviverà?

E’ difficile ritenere che le motivazioni che sono state alla base dell'introduzione dell’euro abbiano perso validità a causa dell’evidente scorrettezza della Grecia. I timori veri riguardano le difficoltà di finanziamento dei paesi più grandi fra quelli in difficoltà (Spagna e Italia) e l'adeguamento in termini reali che dovremo accettare. Al momento, tuttavia, l’Italia ha la possibilità di restare agganciata alla disciplina tedesca evitando il ritorno alle svalutazioni competitive.

Certo tutto ciò costerà sacrifici.. e volatilità per i mercati obbligazionari ed azionari.

Gli italiani potrebbero tornare alla lira come i greci potrebbero tornare alla dracma?
Guardiamo questo paradosso: secondo i sondaggi l'80% dei greci vuole restare nell'euro mentre il 40% dei tedeschi vuole tornare al marco. Curioso, chi è minacciato di essere accompagnato fuori dalla porta vuole stare in casa e chi ci è dentro vuole uscire. In ogni caso non è scontato che la fine dell’unione monetaria passi per l’uscita dall'euro dell’Italia e degli altri paesi poco virtuosi: potrebbero essere i tedeschi a farlo, lasciando a noi e agli altri la valuta che già abbiamo e tenendosi un marco fortemente rivalutato.