22/07/2022
Report Engagement: Comal
AcomeA PMItaliaProsegue l’attivismo del fondo AcomeA PMItalia ESG, volto ad aiutare le PMI italiane a prendere consapevolezza delle dinamiche ESG, a misurarle e comunicarle al mercato nel miglior modo possibile. La sesta società ingaggiata nel 2022 è COMAL, quotata dal 2021 sull’Euronext Growth Milano.
COMAL è specializzata nella progettazione e nell’installazione di impianti fotovoltaici di grande potenza, fornendo inoltre servizi di monitoraggio e manutenzione post-vendita degli stessi. COMAL si afferma perciò come unica società nel fotovoltaico in Italia a fornire un servizio di installazione e gestione completo al potenziale cliente. Ad oggi, la maggior parte della produzione è in outsourcing a società terze, ma COMAL sta investendo allo scopo di internalizzare alcune fasi della catena ed espandere la capacità produttiva. In particolare, i continui investimenti in R&D sono mirati a sviluppare internamente strutture a supporto dei moduli fotovoltaici, come i moduli proprietari Tracker Sun Hunter e Shelter (fonte: sito web aziendale).
La produzione è concentrata nella sede di Montalto di Castro (VT), dove l’energia impiegata nei processi è parzialmente fornita dal sistema fotovoltaico stesso. Nella presentazione agli investitori 2022, COMAL dichiara di aver stabilito una sede commerciale a Dubai con lo scopo di monitorare e inserirsi in uno dei mercati più promettenti per gli impianti fotovoltaici, studiando una futura espansione nel continente africano.
COMAL è stata fondata nel 2001 e ha operato inizialmente come player nel settore meccanico-impiantistico, dedicandosi perciò alla costruzione di grandi impianti di produzione energetica da fonti convenzionali, tra cui il nucleare. In seguito alla profonda crisi nel settore impiantistico, la società ha diversificato la struttura aziendale inserendosi nel mercato dei grandi impianti di energia fotovoltaica e raggiungendo una potenza attuale installata di 600 MW. Il fatturato derivante da quest’ultima attività rappresenta oggi la fonte principale del valore di produzione (93% nel 2021), ma permane in piccola parte la presenza di COMAL nelle attività di manutenzione impiantistica di energia convenzionale (per grandi clienti come Enel o General Electric). COMAL è stata la prima compagnia italiana a costruire impianti fotovoltaici di grandi dimensioni, entrando in un mercato in precedenza dominato da player esteri. In particolare, è stato il primo player italiano ad aver raggiunto la Grid Parity, eguagliando il costo dell’energia prodotta tramite fonti rinnovabili e fonti convenzionali, senza la necessità di incentivi.
COMAL si quota sul mercato Euronext Growth Milano il 16 dicembre 2020 al prezzo di 2 euro ad azione.
Di seguito un breve riassunto dei dati finanziari al 2021:
Escludendo il 2020 segnato dalla pandemia, COMAL ha registrato una crescita del fatturato a doppia cifra negli ultimi quattro anni, accompagnata da aumenti dell’EBITDA e utile netto (quest’ultimo rimasto costante tra il 2020 e il 2021). Gli investimenti in R&D della società dispiegati negli scorsi anni sono mirati allo sviluppo del Tracker Sun Hunter proprietario (e brevettato), di impianti agro-fotovoltaici e alla digitalizzazione dei sistemi fotovoltaici.
COMAL crede nel contributo che il fotovoltaico può offrire alla riduzione delle emissioni di CO2, garantendo un’ottima resa energetica con un impatto zero sull’ambiente. La società adotta un approccio EPC-M (engineering, procurement, construction and management) per la realizzazione degli impianti, con il quale si allinea ai principi di sostenibilità ambientale.
Andiamo ora a vedere l’impatto e l’impegno della società nei tre pilastri ESG:
ENVIRONMENT
Il business in cui COMAL opera è per natura volto alla transizione green e alla drastica riduzione delle emissioni di CO2. La società non ha un piano formale di sostenibilità, ma dichiara di aver stabilito degli obiettivi ESG; a tale scopo, collabora con Enel Green Power a un gruppo di lavoro finalizzato a definire elevati standard di sostenibilità nella costruzione degli impianti fotovoltaici (fonte: relazione di bilancio 2021). Inoltre, promuove i target fissati al 2023 e 2025 con il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) che mira all’eliminazione graduale delle centrali a carbone.
COMAL realizza impianti che producono energia pulita senza generare esternalità negative come inquinamento o emissioni (possiede la certificazione ISO 14001), ma non comunica dati quantitativi in tal senso. La raccolta dei rifiuti negli impianti fotovoltaici viene affidata a società esterne specializzate nel trasporto e nello smaltimento.
COMAL possiede le seguenti certificazioni:
SOCIAL
Nel 2021 COMAL conta 143 dipendenti, il cui spaccato è così rappresentato: 64% sono operari, 32% impiegati e 3% manager. La società non rende nota la composizione dei dipendenti per età o per genere.
COMAL adotta un Codice di Etica in cui evidenzia l’attenzione per il benessere dei propri dipendenti. Per favorirne la formazione, la società organizza corsi specializzati per le diverse mansioni (es. lavoro in altitudine, corsi PES e PAV per elettricisti).
Nonostante la maggior parte della produzione sia data in outsourcing a società terze, COMAL non ha una disclosure relativamente allo spaccato dei fornitori e non adotta alcuna politica di sostenibilità della catena di fornitura o un codice di etica per l’approvvigionamento.
La società non ha una sezione dedicata alla CSR sul proprio sito web aziendale e non pubblica specifiche relazioni di sostenibilità, nonostante spesso riporti l’attenzione alle dinamiche ESG utilizzando canali differenti, come le relazioni di bilancio.
GOVERNANCE
Di seguito un breve riassunto sulla Governance della società:
Al 2021 COMAL ha un capitale sociale di 230.000 euro, composto da 11.500.000 azioni, il cui valore nominale non viene comunicato. La società è controllata dai fondatori, in particolare: Savio Consulting Srl è posseduta dal Presidente Guido Paolini (27,5%), Alba Service Srl dal CEO Alfredo Balletti (5,4%), Sam Srl da Barbara Paolini (6,5%) e Urania Srl da Fabio Rubeo (4,9%), mentre il 37,3% è flottante per il mercato.
Il board distingue le figure di CEO e Presidente, rispetta i criteri di diversità di genere in minima parte (solamente un membro su sette è donna) e conta un solo membro indipendente. Inoltre, COMAL non pubblica informazioni relative alla politica di remunerazione adottata né per il board, né per i dipendenti; allo stesso modo non sono noti il gender pay gap e il differenziale tra la remunerazione del CEO e la media dei dipendenti. Pertanto, la società non impone target ESG e KPIs nella politica di remunerazione.
Maggiori operazioni straordinarie nei tre anni passati:
Il 16 dicembre 2020 si è quotata sul mercato Euronext Growth Milano di Borsa Italiana
Ha emesso a ottobre 2021 un bond non convertibile per 5 milioni di euro nell’ambito dell’iniziativa Basket Bond Euronext Growth, con lo scopo di accelerare i suoi piani di investimento
ATTIVITÀ DI ENGAGEMENT E CONCLUSIONI
L’attività di sostenibilità di COMAL è strettamente legata alla strategia di business e al settore delle energie rinnovabili in cui opera, e si traduce principalmente nella drastica riduzione delle emissioni di CO2 e nella produzione fotovoltaica a impatto zero. COMAL ha obiettivi prefissati, tra cui l’introduzione di standard ESG nella costruzione degli impianti fotovoltaici. Tuttavia, i traguardi fissati e le azioni ESG programmate non sono specificati in una dettagliata strategia di sostenibilità e comunicati attraverso mezzi idonei (come report di sostenibilità o una specifica sezione CSR sul sito web aziendale). Tra gli interventi necessari da adottare, COMAL dovrebbe sviluppare e applicare una politica di sostenibilità per i fornitori, motivata dal ricorso rilevante all’outsourcing nel processo di installazione degli impianti fotovoltaici. COMAL ha una visione chiara del potenziale ESG del proprio business, che potrà essere ulteriormente sfruttato grazie agli investimenti nella transizione energetica di cui potrà beneficiare (in particolare nell’ambito del PNRR).
Infatti, il mercato delle energie rinnovabili è molto concentrato e caratterizzato da barriere all’ingresso anche in Italia, dove alcuni competitor hanno già un vantaggio in termini di sostenibilità e disclosure (come Iniziative Bresciane Spa). Pertanto, COMAL deve sfruttare il proprio potenziale e la vision già orientata a dinamiche ESG per distinguersi all’interno del settore.
SCORE ESG
Di seguito presentiamo il punteggio e lo spaccato per voce del nostro score proprietario ESG. Ad oggi, COMAL ha un rating BBB. Tramite i nostri interventi puntiamo a migliorare il rating della società e a renderlo maggiormente visibile alla comunità finanziaria.