10/06/2022

Report engagement: ALA

AcomeA PMItalia ESG Report engagement: ALA

Prosegue l’attivismo del fondo AcomeA PMItalia ESG, volto ad aiutare le PMI italiane a prendere consapevolezza delle dinamiche ESG, a misurarle e comunicarle al mercato nel miglior modo possibile. La terza ingaggiata nel 2022 è ALA, quotata dal 2021 sull’Euronext Growth Milano.


ALA (acronimo di Advanced Logistics for Aerospace), con sede a Napoli, è leader globale nei servizi di logistica integrata e distribuzione di componentistica con riferimento all’industria aeronautica e aerospaziale. Inoltre, è attiva nella fornitura di soluzioni personalizzate relative alla catena di produzione (Service Provider), fornendo un’ampia gamma di prodotti e materiali indiretti per il settore energetico e in recente espansione verso l’industria ferroviaria e navale. ALA conta su più di 1.300 fornitori (divisi in simile misura tra Europa e USA) e serve più di 1.100 clienti in 40 paesi: il cliente principale è Leonardo S.p.A., compagnia italiana attiva nella difesa, sicurezza e industria aerospaziale.

 

 

Nato nel 2009 da una fusione tra società appartenenti all’attuale presidente, il gruppo ALA è composto da società che operano sinergicamente; da allora, è impegnato in un percorso strategico di M&A in un’ottica di espansione internazionale (fonte: sito web aziendale). I magazzini e gli uffici sono dislocati in 10 stabilimenti tra Italia ed estero (tra cui Stati Uniti e Israele), a cui si aggiungono 3 uffici di rappresentanza in Turchia, USA e Cina, considerati paesi strategici per la società.

 

ALA si è quotata sul mercato Euronext Growth Milano il 16 Luglio 2021 al prezzo di 10 euro ad azione.

 

Di seguito un breve riassunto dei dati finanziari al 2021:

 

Il fatturato per il 2021 è in calo del 4,5% a 130.7 milioni di euro, ma si registra un aumento continuo dell’EBITDA e dell’utile netto nel tempo.


L’attività di sostenibilità della società è focalizzata sulla promozione del benessere dei suoi dipendenti e della comunità circostante (fonte: sito web aziendale).

 

Andiamo ora a vedere l’impatto e l’impegno della società nei tre pilastri ESG:


ENVIRONMENT


ALA non ha un piano strutturato di sostenibilità e non pubblica dati relativi al consumo di acqua, emissioni di GHG, generazione di rifiuti e riciclaggio. Inoltre, non misura la sua carbon footprint e l’impatto della produzione. Nel Report CSR (la cui pubblicazione è iniziata nel 2019) rende nota la politica ambientale attivata, anche se solamente relativa alle attività di ufficio secondarie. Dal 2015 ha una certificazione ambientale ISO 14001, certificazione volontaria che impone uno standard per un efficace sistema di gestione ambientale nelle varie fasi della catena.


Nonostante la mancanza di precisi dati quantitativi, nel Report CSR ALA evidenzia i seguenti impegni adottati a favore dell’ambiente:

  • transizione paperless: nel 2021 ha avviato investimenti nella Digital Transformation, implementando un archivio digitale, riducendo il consumo di carta e riciclando quella presente, con una maggiore attenzione a tutti i tipi di sprechi;
  • nel 2021 ha installato pannelli solari con il contributo di fondi regionali e finanziamento a tasso agevolato di FINPIEMONTE, con lo scopo di contenere il consumo di energia;
  • l’ampliamento del parco auto aziendale con 7 (su un totale di 29) veicoli ad alimentazione ibrida;
  • il packaging per i materiali in ingresso e in uscita dai magazzini è totalmente realizzato in cartone riciclato; anche le buste di polietilene utilizzate per il trasporto sono riciclate al 65%;
  • come riportato da ALA “Proteggere il pianeta significa anche collaborare con partner che facciano altrettanto”, perciò nel 2021 ha finanziato l’acquisto di stampanti (Toshiba) e computer (DELL) che rispettano standard di sostenibilità, con lo scopo di ridurre la carbon footprint.

ALA possiede le seguenti certificazioni:

 

SOCIAL


Nel 2021 la società conta 250 dipendenti in media, il cui 95% con un contratto a tempo indeterminato. Analizzando la ripartizione per funzione il 28% sono operai, 58% impiegati e il 14% manager. ALA fornisce dati sulla variazione della forza lavoro e sulla composizione di età e di genere relativamente ai 170 dipendenti negli stabilimenti di ALA Italy: il 34% della forza lavoro è rappresentato da donne, di cui il 17% ricopre posizioni manageriali.

 

ALA riporta una sezione dedicata alla CSR sulla propria pagina aziendale, in cui ribadisce l’impegno della società verso il rispetto dell’ambiente e delle generazioni future, così come la volontà di allineare l’identità aziendale ai valori di sostenibilità. L’implementazione dei criteri ESG è illustrata nel Report CSR che ALA si impegna a pubblicare dal 2019. Nell’edizione 2021 dichiara, tra gli obiettivi, il potenziamento del suo capitale umano; a tale scopo, organizza ogni anno corsi di formazione e workshop per la totalità dei dipendenti. Inoltre, promuove attivamente la parità di genere, evitando qualsiasi tipo di discriminazione: ALA si è posta l'obiettivo di ottenere la "certificazione della parità di genere” nel prossimo futuro, la quale attesta le varie misure adottate per ridurre il divario di genere (fonte: Report CSR 2021).


Per l’approvvigionamento, ALA ha adottato diverse politiche volte alla selezione dei fornitori secondo i criteri di sostenibilità più adatti, specificate attraverso un Codice di Etica. In particolare, la Supplier Management Policy e il Supply Management Quality System impongono i più elevati standard di qualità nella scelta dei fornitori: essi permettono di monitorare le attività di acquisto merci, privilegiando i fornitori che possiedono certificazioni di qualità. Oltretutto, ALA rispetta la Conflict Minerals Declaration, assicurando in tal modo che i materiali provenienti dai fornitori non finanzino o beneficino (anche indirettamente) gruppi armati che violano i diritti umani. Per limitare il rischio di dipendenza da singoli fornitori, ALA si rifornisce da aziende sia Europee che USA (in simile misura), e l’83% dei fornitori pesano singolarmente meno di 0,1 milioni di euro (sul totale di approvvigionamento).

Tale diversificazione non è propriamente adottata per la clientela, dove i primi 3 clienti sono responsabili per il 72% del valore di produzione 2020.

 

GOVERNANCE


Di seguito un breve riassunto sulla Governance della società:


Al 2021 ALA ha un capitale sociale di 9.500.000 euro, composto da 9.030.000 azioni valorizzate 1,052 euro l’una. La società è controllata per il 75,08% dalla famiglia Scannapieco attraverso la holding AIP Italia Spa. Altre partecipazioni rilevanti sono detenute da due investitori istituzionali: PFH Palladio Holding (2,77%) e il private equity Smart Capital (1,88%). Il restante 20,27% è flottante per il mercato.

 

Il board distingue le figure di CEO e Presidente, e la totalità dei membri è costituita da uomini, non rispettando i criteri di diversità di genere nel CDA. Inoltre, ALA non riporta alcuna indicazione in merito alla politica di remunerazione dei membri del board, né relativamente al gender pay gap o al differenziale di remunerazione tra CEO e media dei dipendenti.


Maggiori operazioni straordinarie nei tre anni passati:

  • nel 2020 ha acquisito il 60% di Industrio GmbH, cambiandone denominazione in ALA Germany Gmbh;
  • il 16 Luglio 2022 si è quotata sul mercato Euronext Growth Milano di Borsa Italiana.

 

ATTIVITÀ DI ENGAGEMENT E CONCLUSIONI


Ad oggi, la sostenibilità di ALA è concentrata sul benessere della comunità, ma non integrata attivamente nella strategia di business. Nonostante la pubblicazione di un Report CSR mostri interesse verso i temi sostenibili, ALA non fornisce ancora dati ESG strutturati; la società non rende noto alcun sistema di misurazione dell’impatto ambientale relativo alle emissioni di GHG, consumo di acqua ed elettricità e smaltimento dei materiali, rappresentando la lacuna più evidente in termini di comunicazione verso l’esterno. ALA è attenta alla tracciabilità dei prodotti e componenti offerti, ma deve ancora sviluppare il tema sostenibilità all’interno di questo meccanismo. Nel Report CSR 2021 ha però indicato che intende proseguire la rendicontazione sociale per accrescere la comunicazione del valore generato in azienda (fonte: CSR Report 2021), e illustrato le prime iniziative svolte in tal senso. Sono necessari miglioramenti all’approccio verso la sostenibilità in termini di precise comunicazioni di dati verso l’esterno passando magari anche per una sezione dedicata del sito con un recap delle principali iniziative e dati. Tuttavia, ALA ha già iniziato a comprendere l’importanza di tali azioni e ad attivarsi verso uno stile di gestione più sostenibile.


Tra i competitor nel settore, dove ALA possiede il 3% della quota di mercato, solo uno su sette (XPO Logistics) pubblica un report di sostenibilità e nessuno presenta una chiara e strutturata strategia ESG. Pertanto, tra gli otto migliori player nel settore (comprendendo Inora e Boeing Distribution Services) ALA non risulta essere sfavorita in termini di strategia e trasparenza ESG. Dal momento che comprende l’importanza dei temi di sostenibilità, ALA ha l’opportunità di differenziarsi dai suoi competitor che risultano in ritardo nella transizione ESG, diventando un modello nel settore.

 

SCORE ESG


Di seguito presentiamo il punteggio e lo spaccato per voce del nostro score proprietario ESG. Ad oggi, ALA ha un rating BBB. Tramite i nostri interventi puntiamo a migliorare il rating della società e a renderlo maggiormente visibile alla comunità finanziaria.

 

 

Per approfondire il progetto del fondo AcomeA PMItalia ESG è disponibile la sezione dedicata CLICCA QUI.

 


NOTE PARTE SDGs FINALE

REPORT CSR 2021

 

Nel report, ALA riporta una cd “indagine di materialità” da cui trae che è riuscita a comunicare sia all’interno che all’esterno che le sue azioni sono ispirate agli SDGs (pag. 15). In pratica ha mandato questionari agli interni (dipendenti e manager) e stakeholders chiedendo per loro quanto siano importanti i 17 principi Onu, e dato che sia per gli interni ALA che per gli stakeholder i risultati coincidono sembra dedurne che li ha comunicati (vedi matrice):

 

A cura di Antonio Amendola, gestore del fondo AcomeA PMItalia ESG.