14/04/2023
Report engagement: Fine Foods
AcomeA PMItaliaProsegue anche quest’anno l’attivismo del Fondo AcomeA PMItalia ESG, volto ad aiutare le PMI italiane a prendere consapevolezza delle dinamiche ESG, a misurarle e comunicarle al mercato nel miglior modo possibile. Il primo engagement del 2023 coinvolge Fine Foods & Pharmaceuticals, società Benefit quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana.
Fine Foods sviluppa e produce in conto terzi (è un Contact Development & Manufacturing Organization, CDMO) soluzioni solide e orali destinate all’industria nutraceutica e farmaceutica, ovvero farmaci e integratori alimentari per conto di importanti brand e nomi riconosciuti a livello internazionale. La produzione è svolta negli stabilimenti produttivi di Zingonia (BG), dove è anche presente la sede della società, e Brembate (BG), quest’ultimo dedicato alla produzione farmaceutica. Dal 2022, grazie alle acquisizioni di Euro Cosmetic e Pharmatek-PMC, è attiva anche nei settori di cosmetica e dispositivi medici negli stabilimenti di Trenzano e Cremosano.
La maggior parte dei prodotti offerti sono sviluppati su misura alle richieste del cliente: grazie al laboratorio interno di R&D, Fine Foods collabora con il cliente per l’ottimizzazione della formulazione dei prodotti (sul segmento Food, ovvero la nutraceutica). Nella parte Pharma invece opera principalmente in technology transfer.
Fine Foods si quota sul mercato Euronext Growth Milano a giugno 2018 (tramite SPAC) e da luglio 2021 è passata al segmento STAR.
Di seguito un breve riassunto dei dati finanziari al 2022:
Nel 2022 Fine Foods vede un fatturato in crescita del 7,4% e una riduzione dell’EBITDA causata dall’impatto dei costi energetici e dagli shortage di materie prime. Infatti, la mancanza di determinati componenti, in particolare sul segmento Food, ha comportato ritardi nella produzione e incrementi significativi dei costi. Il management segnala come la situazione stia gradualmente rientrando, grazie anche ai meccanismi posti in essere dalla società stessa; nei primi mesi del 2023 Fine Foods riporta ricavi ed ordini in crescita, trainati soprattutto dal segmento farmaceutico.
La società ha un laboratorio di Ricerca e Sviluppo che impiega circa il 16% dei dipendenti, e l’attività si svolge in collaborazione con i clienti per fornire nuove formulazioni per i prodotti, garantendo efficacia e qualità. I costi di R&D non sono capitalizzati, ma spesati a conto economico.
Strategia di Sostenibilità: Fine Foods ha recentemente aggiornato il proprio Piano di Sostenibilità per il 2022-2025 in cui, tra le varie iniziative, esprime il proprio commitment verso 11 dei 17 SDGs dell’Agenda ONU 2030. Inoltre, ha ottenuto il rating ESG da EcoVadis a ottobre 2022 con un rating “Platino” e da Sustainalytics ha un giudizio di rischio “Medio”.
Andiamo ora a vedere l’impatto e l’impegno della società nei tre pilastri ESG:
ENVIRONMENT
Fine Foods, in virtù del proprio business, ha una produzione energy intensive che ha richiesto un consumo crescente di energia negli anni. Ad oggi, l’1% del consumo energetico totale è prodotto internamente grazie agli impianti fotovoltaici installati nello stabilimento di Zingonia (5% del consumo dello stabilimento), di Trenzano (attivo da settembre 2022) e di Brembate (attivo dalla fine del 2022). Considerando le emissioni GHG, la società ha ridotto nel 2022 sia le emissioni Scope 1, prevalentemente connesse al consumo di gas naturale, che Scope 2 (grazie all’energia generata internamente) rispetto all’anno precedente. Dalla dettagliata disclosure della società di dati quantitativi su emissioni e scarti, si evidenzia un continuo trend di riduzione del rapporto emissioni GHG/fatturato, in decrescita del -16% tra il 2021 e il 2022, e un aumento della percentuale dei rifiuti recuperati (+13%).
Fine Foods è particolarmente attenta all’ambiente circostante e misura precisamente consumi, emissioni e rifiuti prodotti fornendo una disclosure dettagliata nel proprio Report di Sostenibilità. L’attenzione della società si riflette anche nell’attività diretta con i clienti: Fine Foods collabora con i clienti per il disegno eco-sostenibile dei prodotti (per esempio stimando preventivamente le future emissioni di CO2 che potrebbero essere generate).
La società possiede varie certificazioni, tra cui permessi specifici relativi all’attività farmaceutica:
SOCIAL
Nel 2022 Fine Foods conta 747 dipendenti, di cui il 48% sono donne e il 97% con contratti a tempo indeterminato. Lo spaccato dell’organico per funzione evidenzia operai per il 62%, impiegati per il 22% e manager per il 16%. Inoltre, la società ha un alto retention rate al 94%. Tuttavia, si segnala un lieve aumento del tasso di infortunio tra i dipendenti, pertanto Fine Foods sta incrementando i sistemi di prevenzione posti in essere, tra cui le ore di formazione erogate ai dipendenti (20 pro capite nel 2022).
Un tema vitale del 2022 è stata la catena di approvvigionamento delle materie prime: Fine Foods evidenzia attenzione ai temi ESG anche nella scelta e nel controllo dei fornitori, che sono stati sottoposti a screening con EcoVadis. Inoltre, nel 2022 ha anche approvato il nuovo Codice di Condotta dei fornitori.
Dal punto di vista della disclosure, Fine Foods fornisce dettagli precisi su tutte e tre le dimensioni ESG: tramite la sezione Sostenibilità sul sito web aziendale sono pubblicati anche i Report di Sostenibilità dal 2021.
GOVERNANCE
Di seguito una rappresentazione della compagine azionaria al 31 marzo 2023:
A inizio 2023 Fine Foods ha un capitale sociale di €22.770.445,02, composto da 22.060.125 azioni ordinarie e 3.500.000 azioni a voto plurimo non quotate; queste ultime danno diritto a tre voti in assemblea e a un regolare dividendo. La società è controllata per il 52,7% dal Presidente Marco Francesco Eigenmann (sia tramite partecipazione diretta che tramite Eigenfin Srl), che possiede il 65% dei diritti di voto, grazie alle azioni a voto plurimo. Il flottante sul mercato corrisponde al 43% delle azioni.
Di seguito un breve riassunto sulla Governance della società:
Il board distingue tra le figure di presidente e CEO, ha 3 membri indipendenti su 7 e rispetta criteri di diversità di genere (43%). All’interno del board è stato creato un Comitato ESG che conta 3 membri, tra cui il CEO e due membri indipendenti; inoltre, alla fine del 2021 è stato selezionato un ESG manager. In merito alla politica di remunerazione, dal 2018 sono stati stabiliti piani di incentivazione stock grant allo scopo di allineare gli interessi del management alla società; i target inclusi nel piano, legati all’EBITDA e al prezzo dell’azione, sono stati raggiunti nel 2021 nella loro totalità. Dal Piano di Sostenibilità viene espresso il commitment a introdurre sistemi premianti per il management in base a criteri ESG, per incorporare gli obiettivi di sostenibilità nell’organizzazione aziendale.
Maggiori operazioni straordinarie nel 2022:
- A ottobre 2022 sono state incorporate Pharmatek ed Euro Cosmetic, società neo-acquisite che costituiscono la nuova BU Cosmetic
- A febbraio 2022 ha convertito una linea di credito a breve termine in un finanziamento con Intesa Sanpaolo di €70mn per sostenere i progetti di crescita e sviluppo futuro
ATTIVITÀ DI ENGAGEMENT E CONCLUSIONI
Fine Foods è ben posizionata nella comprensione e integrazione della sostenibilità all’interno dei processi aziendali. Grazie ai Report di Sostenibilità e di Impatto pubblicati e aggiornati, Fine Foods produce un’ottima disclosure delle azioni ESG intraprese e degli obiettivi futuri. In particolare, nel Report 2022 condivide il Piano di Sostenibilità 22-25 e aggiorna sui vari progressi in maniera dettagliata (consultabile al link Fine-Foods-DNF-ita.pdf finefoods.it). Tra gli aspetti che riteniamo più significativi da monitorare per la società, in virtù dell’attività svolta e delle sue caratteristiche, evidenziamo il controllo efficace della catena di fornitura, nonché la supervisione e l’attenzione alla produzione, le sue emissioni e gli scarti generati, e le attività volte a garantire la sicurezza dei dipendenti. In merito al primo punto la società si è prefissata come obiettivo nel 2023 l’audit in base ad aspetti sociali e ambientali di almeno il 90% dei fornitori (e del 95% al 2025). Sull’aspetto delle emissioni, riteniamo che la disclosure già esaustiva di Fine Foods possa essere ulteriormente ampliata con dettagli sulle emissioni Scope 3, al momento mancanti; probabilmente questi dati saranno forniti nell’anno, dato che Fine Foods si è impegnata ad allinearsi a obiettivi science-based (per cui la misurazione di Scope-3 è spesso un requisito).
A testimoniare il commitment della società, oltre a quanto dichiarato, sono anche due rating ESG di provider riconosciuti (EcoVadis e Sustainalytics), nonché lo status di Benefit Corporation. Inoltre, Fine Foods ha comunicato di essere in attesa della certificazione B-Corp, per la quale ritiene di avere tutti i requisiti.
SCORE ESG
Di seguito presentiamo il punteggio e lo spaccato per voce del nostro score proprietario ESG. Ad oggi, FF ha un rating BBB. Tramite i nostri interventi puntiamo a migliorare il rating della società e a renderlo maggiormente visibile alla comunità finanziaria.
Per approfondire il progetto del fondo AcomeA PMItalia ESG è disponibile la sezione dedicata, clicca qui.
A cura di Antonio Amendola, gestore del fondo AcomeA PMItalia ESG.