Quale differenza c’è tra investire e lasciare i soldi sul conto corrente?


Il conto corrente è l’emblema del “risparmio sicuro” e tantissimi risparmiatori italiani lo utilizzano per mettere da parte i risparmi di una vita. Un po’ come si faceva una volta con il vecchio salvadanaio di porcellana.

Sono circa 40 milioni gli italiani che ne hanno uno e il 30% del totale della ricchezza finanziaria delle famiglie (€ 4.400 mld) è abbandonato sui conti correnti.

Ma la scelta di lasciare i tuoi risparmi sul conto corrente comporta un duplice costo per la tua ricchezza finanziaria.

Il primo è un costo diretto ed è legato agli effetti che produce l’inflazione sul potere d’acquisto dei tuoi risparmi.

L’inflazione, cioè la crescita dei prezzi dei prodotti che consumiamo tutti i giorni, fa abbassare il valore reale dei risparmi depositati sul conto corrente. Ciò significa che mantenendo ferma una somma di denaro, in futuro potrai meno prodotti e servizi rispetto a oggi.

Per toccare questo effetto con mano, basta pensare che con un’inflazione dell’1,5% all’anno (ipotesi abbastanza conservativa e inferiore rispetto all’obiettivo del 2% della), in soli 15 anni il valore dei tuoi risparmi sul conto corrente si riduce del 22%. In 25 anni, un terzo del valore dei tuoi soldi sul conto corrente è stato letteralmente spazzato via dall’inflazione.

Il secondo è da intendersi come un costo-opportunità non direttamente osservabile. Esso identifica il mancato guadagno derivante una scelta alternativa, e cioè quella di investire i risparmi.

Se lasci i tuoi risparmi sul conto corrente, oltre a subire gli effetti del “caro-vita”, stai mancando delle opportunità più redditizie offerte dall’investimento sui mercati finanziari.

Investire sui mercati finanziari, infatti, ti dà la possibilità di ottenere rendimenti positivi, difenderti dall’inflazione e far crescere il valore dei tuoi risparmi nel tempo.

A titolo d’esempio, supponi di avere a disposizione una somma di € 20.000 euro.

 

Lasciando questi risparmi sul conto corrente, dopo 12 anni il loro valore reale sarebbe di 16.682 euro (supponendo un’inflazione dell’1,5%). In pratica, avrai bruciato il 17% della tua ricchezza.

 

Se anziché lasciare i soldi sul conto corrente, avessi scelto di investirli, dopo 12 anni il loro valore reale sarebbe di 26.867 euro (con un livello di rischio/rendimento moderato). In sostanza, la tua ricchezza finanziaria sarebbe migliorata del 34%.

 

Per dimostrarti questo concetto, abbiamo realizzato uno strumento che ti permette di capire le sostanziali differenze tra i risparmi lasciati sul conto corrente e investirli.

 

Scopri subito questo semplice simulatore.

La formula prevede una stima del tasso di inflazione annuale pari all' 1,5% . Per il calcolo della remunerazione del conto di risparmio abbiamo applicato un tasso d’interesse dello 0%. Al profilo rischio/rendimento "prudente" è associato ad un rendimento medio annuo composto del 2%; "moderato" del 4%; "aggressivo" del 6%. La simulazione ha solo scopi informativi e non può essere impiegata per prevedere alcun tipo di evoluzione di mercati, rendimenti e rischi.