Come investire oggi


L’errore che spesso commettiamo quando decidiamo di investire è di porci le domande sbagliate: qual è il settore dove è meglio investire? In quale titolo? Sulle azioni si guadagna bene?
L’investitore dovrebbe invece partire dalle proprie esigenze:

1. quali sono i miei obiettivi (compre una casa? avere una riserva di sicurezza?
2. quanto sono disposto a rischiare?
3. tra quanto tempo avrò bisogno dei miei soldi?

Bisogna ricordare che ogni strumento finanziario è caratterizzato da un rischio e un rendimento tra i quali esiste una relazione positiva: maggiore è il rendimento potenziale dell’attività e maggiore sarà il suo rischio e vice versa. Quindi, ad esempio, se l’investitore è avverso al rischio la percentuale obbligazioni e titoli di Stato a basso rischio sarà più significativa rispetto a quella investita in azioni che sono (solitamente) più volatili.
Una volta stabilite le proprie necessità è bene tenere a mente le informazioni da raccogliere quando ci si appresta ad investire in un fondo comune d’investimento.

Infografica: come scegliere il fondo comune di investimento dove investire?

Cosa bisogna sapere per scegliere un fondo

In quali mercati investe il fondo? In quali strumenti finanziari? Questa domanda ci consente di capire quali sono i fattori di rischio del fondo e valutare se sono compatibili con le nostre esigenze.

Si tratta di un fondo di diritto italiano o di una sicav estera? Come abbiamo visto in precedenza i fondi estero vestiti possono riservare sorprese poco piacevoli agli investitori. Meglio optare per un prodotto “di casa”.

Quanto costa l’investimento? E per quali servizi pagherò? Si tratta di capire a quanto ammontano le commissioni di gestione e se associata alla gestione del fondo ho diritto anche ad un servizio di consulenza.

Ci sono commissioni di performance? Come sono calcolate? Come detto in precedenza il metodo migliore (in termini di correttezza e tutela degli investitori) per calcolare le commissioni di performance è l’high watermark senza reset (lo sappiamo sembra astruso ma mettiamola così: si tratta del metodo che evita al cliente di pagare commissioni di performance anche quando la performance del fondo è deludente).

Sono previste altre commissioni? Esistono commissioni d’ingresso, d’uscita o le terribili commissioni di collocamento? Se sì negoziate e fatevele togliere (per quelle di collocamento non è possibile l’unico consiglio è NON comprate i fondi che prevedono le commissioni di collocamento, sono talmente vantaggiose per i venditori che è probabile che il prodotto non sia adatto a voi o che sia troppo caro.

Il fondo ha un benchmark? Si tratta di un indice di riferimento utile a capire l’andamento del fondo, i fattori di rischio e valutare se la performance del fondo è soddisfacente.

Quanto ha reso il fondo? Decidere su quale fondo investire sulla base del rendimento passato di un fondo è come guidare guardando lo specchietto retrovisore. Va detto però che un’occhiata al passato conviene sempre darla, visto che è utile per valutare la performance rispetto al benchmark, l’andamento del fondo in diverse condizioni di mercato, la bontà nel lungo termine di un metodo di gestione. Occorre ricordare comunque che i rendimenti passati non ci possono dire nulla sul comportamento di un investimento nel futuro.